DIANA OR.I.S.
presenta
ANTONIO MILO
ADRIANO FALIVENE
in
“JUCATURE”
di PAU MIRÓ
traduzione e regia di
ENRICO IANNIELLO
con MARCELLO ROMOLO GIOVANNI ALLOCCA
scene CARMINE GUARINO
costumi ORTENSIA DE FRANCESCO
disegno luci CESARE ACCETTA
Premio UBU 2013 miglior testo straniero
“Strepitosi. Un quartetto magicamente concertato di poesia e ironia,
con dialoghi perfetti, in una lingua teatrale che manda in estasi”
La Repubblica
Note:
I quattro “Giocatori” di questo spettacolo sono degli amabili falliti.
Simpatici, vitali, chiacchieroni, formano una combriccola stralunata e sfiziosa che si incontra per giocare a carte. Le partite vere e proprie, però, non cominciano mai, presi come sono da discorsi totalmente assurdi e vaghissime idee di rivincita totalmente irrealizzabili; eppure, non è difficile immaginarseli fuori dall’appartamento grande e accogliente, tolti da quell’ansa di tranquillità e rimessi nel fiume vorticoso della metropoli: sono quattro invisibili.
Invisibile l’attore appassionato di furti al supermercato e vuoti di memoria in scena, invisibile il becchino balbuziente e logorroico, innamorato dei racconti che gli fa la prostituta ucraina che accoglie la sua solitudine, invisibile il barbiere che ormai barbiere non è più, ma non lo può dire a nessuno. E invisibile, naturalmente, il professore di matematica con un vecchio complesso di inferiorità e un padre – fantasma che non lo lascia crescere.
La vita vera è forse definitivamente negata ormai ai nostri grandi antieroi, e allora non restano che le parole, parlarne agli amici, ottenendo in cambio una malinconica e amorevole comicità intrisa di ricordi e voglia di vivere.