Palestra dello spettacolo

La palestra dell'Attore

La Palestra dell’Attore “Mariolina Mirra De Gaudio”del Teatro Diana si accinge a cominciare un nuovo anno di attività, che si svolgerà da ottobre a maggio.

Nel mese di settembre ci saranno dei colloqui attitudinali per chi farà richiesta di iscrizione ai corsi di Teatro: l’obiettivo è raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità espressive attraverso un’esperienza di lavoro collettivo e individuale sul corpo e la voce, la lettura di testi e la visione di spettacoli di teatro.

Il nuovo spazio creato là dove c’erano gli uffici del Diana, proprio sotto il foyer del prestigioso teatro del Vomero, è la sede di una scuola di teatro, che noi preferiamo chiamare “Palestra dell’attore”, luogo dove ci si allena, si gioca (ma seriamente) a fare teatro, ci si prepara in vista di una possibile carriera artistica. Non è una scelta casuale quella di chiamare la nostra Scuola “Palestra”: la nostra città è piena di Scuole di Recitazione, Accademie, Laboratori, ecc., ma noi vorremmo dare ai ragazzi che frequentano i corsi tutti gli strumenti possibili per poter poi fare una scelta, la scelta definitiva, la “scelta di vita” in maniera consapevole.

Alcuni diventeranno attori, altri magari indirizzeranno il loro interesse in altri settori del campo teatrale (pensiamo alla danza, al canto, alla scenografia, ai costumi ecc.), altri ancora avranno avuto la possibilità di cimentarsi in un’arte che è formativa a prescindere dai suoi sbocchi professionali e poi avranno maturato una convinzione che li spingerà a percorrere altre strade, in campi diversi. Nel frattempo si “alleneranno” a fare un gioco di squadra – che è appunto la peculiarità del teatro – ad assumersi la responsabilità di un ruolo, utilizzando gli strumenti che permettono di interpretarlo con consapevolezza e coerenza; impareranno a farsi ascoltare e ad ascoltare, e, cosa da non sottovalutare, potranno educare la propria capacità critica e di giudizio assistendo a tutti gli spettacoli in programma al Diana; avranno la possibilità di incontrare molti attori ospiti in Cartellone, alcuni dei quali potranno condurre dei brevi seminari, portando in dote la loro esperienza professionale.

La palestra della Musica

Associazione Amici dello Spettacolo

Il laboratorio, promosso dall’Associazione Amici dello Spettacolo, si propone come un’esperienza completa e formativa per i ragazzi dai 6 ai 16 anni.

Diretto dal Maestro Armando Chartier, il corso mette al centro dell’attività didattico/musicale il dialogo con i ragazzi, coerentemente con le modalità attuative offerte anche dal metodo Orff, per sviluppare una progettualità che coniughi creatività e acquisizione di competenze con una metodologia nuova e appassionante.

Volantino-vers.3

Infatti, oltre all’uso dei legnetti, dei tamburelli, dei triangoli, si ricorrerà prevalentemente al dialogo tra maestro e allievo come base, non solo pedagogica e didattica, ma anche come modalità di stare all’interno di spazi condivisi e strutturati che siano esperimenti nella ricerca dell’altro come cifra della diversità e dell’unicità. La musica, quindi, diviene accezione sintatticamente strutturata (ritmo, melodia, armonia) di vissuti e proposte archetipiche, che fanno dell’esperienza musicale una sorta di parafrasi della vita in cui i soggetti nella loro unicità diventino anche capaci di stare con gli altri in armonia.

Con questo corso, dunque, l’allievo viene aiutato attraverso esperienze concrete a trovare forme espressive consone alle sue attitudini e a sperimentare con il ritmo la sua precipua musicalità come cifra del suo stare al mondo: ritmare diventa sinonimo di crescere all’interno di significati nuovi e condivisi.

Tra le attività principali del corso si annoverano:

  • Introduzione al canto e all’intonazione
  • Scale, intervalli, diatonicità e cromaticità
  • Scala pentatonica
  • Conoscenza approfondita (in base all’età dei corsisti) dell’apparato fonatorio
  • Coordinazione motoria su ritmo (postura, danza)
  • Spazio e tempo come misure del mondo (esercizi ritmico/motori)
  • Educazione al suono e alla sua diversità (altezze, timbri, intensità)
  • Focus sull’interpretazione del testo e della melodia
  • Movimento e gestualità
  • Decomposizione del gesto

Il corso si conclude con un saggio finale sul grande palco del Teatro Diana.

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